Elzhi-Lead Poison

Jason Powers ha fatto musica rap considerando che i primi anni 2000. Coloro che conoscono il suo genio, essendo usciti dalle stesse battaglie rap di Eminem, Obie Trice, colpevole Simpson, Royce DA 5’9 – negli spettacoli del club del seminterrato di Detroit, ospitato da Proof.

Ha colpito per la prima volta il mio radar come parte di Slum Village, ma non ho capito che un rapper incredibile fosse fino al suo mixtape del 2011, Elmatic, che era un omaggio in pista per il illmatico di Nas (forse il più grande album rap di sempre). È assolutamente nei miei primi 5 mixtape di tutti i tempi, forse secondo solo per Clipse’s Get 4 Volume 2 a buon mercato.

Ma Elzhi non è prolifico. C’è stato un silenzio radio considerando che il 2013. Quindi quando ho visto questo album, Lead Poison, aveva fatto cadere, ho dovuto raccoglierlo immediatamente.

Perché ci è voluto così tanto tempo? Lo descrive per noi nella prima traccia, che lo fa parlare del suo processo di scrittura sui suoni di graffi e cancella. È un perfezionista. Lotta con il suo critico interiore. Rapisce sull’essere un introverso. Rapisce di sentirsi alienato. Rapisce sulla perdita di amici. Ma può ancora schivare gocce di pioggia sul taglio “Clouds”, e può far cadere una traccia per diventare in alto e divertirsi (“Weedipedia”). Due 16s sono una traccia dritta per i fan hardcore. Si tratta di stabilire 16 barre su due diversi sedicenni, con storie tragiche. Solo un maestro della tecnica penserebbe persino di farlo, e solo le teste reali lo apprezzeranno. Ricorda l’abbagliante 22 2 di Jay-Z.

Ci sono solo pochi mancanti sull’album (“She Sucks” è una canzone mysoginistica e strana su una ragazza che potrebbe essere stata un vampiro, e non ha senso né è interessante). Ma il resto molto più che compensare.

Dai un’occhiata ad alcune tracce di scelta di seguito. E se non hai il suo straordinario mixtape, afferralo in fondo a questo post. Torna, lascia un commento e dimmi se ti è piaciuto.

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